Villa San Giovanni (RC) – Convento Internazionale del 14 Ottobre 2023 organizzato dal Gran Priorato Magistrale d’Italia dell’Ordine Equestre di San Bernardo.
di Giuseppe Calopresti
Sabato 14 ottobre, in Località Santa Trada di Villa San Giovanni, nella splendida cornice del Castello di Altafiumara che domina la vista sullo Stretto di Messina, s’è svolto il Convento Internazionale dell’Ordine Equestre di San Bernardo alla presenza del Gran Maestro Internazionale George Petrescu, del Gran Maestro Aggiunto Catalina Arsenescu Georgescu nonché di tanti Gran Dignitari, Balivi, Ispettori, Comandanti e Ambasciatori dell’Ordine provenienti da vari Paesi europei. Presenti anche le delegazioni dell’Ordine del Drago e del Sovrano Ordine Militare del Tempio di Gerusalemme.
A dirigere i Lavori il Gran Priore Magistrale Enzo Polimeni, con al suo fianco l’inseparabile “braccio destro”, il Gran Siniscalco Giovanni Schipilliti. Il Gran Priore Polimeni ha accolto le Sorelle ed i Fratelli ospiti ricevendoli nel Tempio appositamente allestito con cura dalle Dame, dai Cavalieri e dagli Scudieri del Gran Priorato d’Italia. All’interno del Tempio i Lavori si sono svolti nel rispetto della Ritualità e all’insegna dell’Unione, dell’Armonia e della Fratellanza.
Come segno tangibile di fratellanza e giubilo, il Gran Priore Enzo Polimeni ha consegnato una pergamena al Gran Maestro George Petrescu, il quale, dal giorno della sua nomina (il 3 settembre scorso), ha scelto proprio la Calabria per la sua “prima uscita ufficiale”, onorando così con la sua presenza le Dame ed i Cavalieri del Gran Priorato Magistrale d’Italia.
La pergamena recita: Il giorno 14 del mese di Ottobre dell’A.D. 2023, riuniti all’insegna dei nobili ideali dei Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonici presso il Castello di Altafiumara in Villa San Giovanni (RC) per espletare i Lavori del Convento Internazionale di questo Ordine, / Noi Enzo Polimeni / Gran Priore Magistrale / insieme a tutte le Sorelle ed i Fratelli del Gran Priorato Magistrale d’Italia, con la benedizione e sotto gli auspici di Nostra Signora e di San Bernardo di Chiaravalle, conferiamo questa pergamena al / Gran Maestro George Petrescu / come segno di fratellanza, giubilo e riconoscimento per la Sua attività di Guida spirituale e materiale dell’Ordine Equestre di San Bernardo. / «E’ veramente un cavaliere senza macchia e senza paura colui che difende la propria Anima con l’armatura della Fede» ( San Bernardo, “De laude novae militiae” ).
Nel corso della serata s’è, poi, proceduto alla Investitura e Nobilitazione di quattro nuovi Cavalieri ai quali, dopo aver prestato il Giuramento di rito, è stata consegnata la corazza della giustizia, lo scudo della fede, l’elmo della salvezza, i guanti della purezza, la mazza, la lancia della verità, la spada benedetta dal Cappellano e consegnata loro per essere usata “contro i nemici della Fede, i nemici della Chiesa, i nemici della Giustizia”.
Al Grande Ospitaliere Stefano Repaci il compito di pronunciare il discorso di benvenuto, tutto incentrato sull’importanza della Fratellanza, dei valori degli antichi Cavalieri Templari (valori vivi e validi anche oggi) e sul significato e rilevanza della Cerimonia di Investitura e Nobilitazione del Cavaliere, cerimonia che raffigura un cammino di penitenza da affrontare con le sole armi dell’umiltà e della fede, un cammino da affrontare in solitudine e che marca profondamente l’animo dei nuovi Cavalieri.
Il “Messaggio” ai nuovi Cavalieri è stato loro rivolto dal Gran Cancelliere Giuseppe Calopresti. È un messaggio incentrato sul “cambiamento di sé stessi” come azione propedeutica alla creazione di un mondo migliore, alla renovatio mundi, perché i Cavalieri del Tempio non si rinchiudono in una “nostalgica torre d’avorio”, ma con coraggio e fronte alta, vivono la realtà presente e affrontano le sfide del futuro, con l’intento di progettare un mondo migliore nel quale a trionfare sia il rinnovamento spirituale, la giustizia, la libertà, la solidarietà e la tolleranza. Il cammino templare, allora, è il trait d’union tra il passato e il presente, tra il piano terreno e quello divino, tra la materia e lo spirito, tra il presente e il futuro, tra la realtà e i sogni; è quel “ponte di spada” (o pons subtilis) della tradizione cavalleresca costituito dal taglio affilato di una spada, sul quale il cavaliere coraggioso deve passare se vuole raggiungere il Santo Graal.
Nel corso della serata è stato, inoltre, stipulato un “Trattato di Amicizia e Collaborazione” tra il Gran Priorato d’Italia dell’Ordine Equestre di San Bernardo (O.E.S.B.) ed il Gran Priorato della Repubblica Ceca del Sovrano Ordine Militare del Tempio di Gerusalemme (O.S.M.T.H.), trattato siglato in duplice originale dai due rispettivi Gran Priori.
Dopo gli interventi del Gran Maestro Internazionale e dei Grandi Dignitari, il Gran Priore Magistrale Enzo Polimeni ha concluso i Lavori ringraziando tutti i presenti e rinnovando ai nuovi Cavalieri gli auguri di un buon cammino lunga la strada che conduce al Santo Graal, che conduce al Creatore, ma che soprattutto conduce dentro i lori cuori.
Il Convento, così, è volto al termine. Tutto s’è svolto alla perfezione ed è stato allietato dalle musiche curate dal Cav. Giuseppe Iracà. Impeccabile l’organizzazione e densa di emozioni la cerimonia che, nella sua parte Rituale, è stata magistralmente eseguita dal Gran Maresciallo Giuseppe Aloisio, dal Gran Colonnello della Guardia Antonio Polimeni, dal Gran Primo Guardiano Cornel Marin e dal Gran Secondo Guardiano Maria Antonia Belgio.
Giunta la fine dei Lavori del Convento Internazionale, si commiata il Gran Maestro, salutato e onorato da una Volta d’Acciaio. Mentre i Fratelli e le Sorelle uniscono mani e cuori della Catena dell’Amore, scende sui presenti per il tramite del Cappellano la benedizione di Dio Onnipotente. All’unisono Dame, Cavalieri e Scudieri ripetono il motto dell’Ordine: Non Nobis Domine, Non Nobis, Sed Nomini Tuo da Gloriam.
Infine, è tramontato il sole su una giornata lunga ma piena di gioia fraterna, densa di sentimenti e ricca di contenuti. La fatica, però, non s’è affatto avvertita perché “dove è amore non c’è fatica, ma gioia” (diceva San Bernardo di Chiaravalle, il Santo Protettore dei Cavalieri Templari).




















